Il musicista bulgaro Theodosii Spassov, accompagnato dagli archi delleHeavenly String, ha portato a Cividale il suo antico strumento e le sue composizioni al Mittelfest 2017
Incontri Theodosii Spassov al Mittelfest 2017, e scopri che fra gli strumenti etnici, i kaval occupano un posto particolare. Della grande famiglia dei flauti, sono diffusi in tutta l'area balcanica meridionale, e sono affini ai kawala del mondo arabo e mediorientale. L'origine di questi strumenti di legno si perde nella notte dei tempi: usati in origine dai pastori, si sono gradualmente evoluti e affinati tecnicamente, divenendo protagonisti essenziali degli ensamble folkloristici di molti paesi.
Uno strumento veramente singolare ma versatile
Una leggenda bulgara narra che il Diavolo volesse sfidare un pastore, eccellente suonatore di kaval; e che per essere certo del suo successo, di notte mentre quello dormiva aggiungesse altri fori allo strumento per guastarlo. Fatto sta che quei fori in più migliorarono invece lo strumento, così che il Diavolo restò scornato. Oggi il kaval infatti dispone di 8 fori (7 davanti e uno dietro per il pollice) adoperati dal suonatore; ed altri 4 in basso – quelli del Diavolo – non usati, ma determinanti per la qualità del suono. Può essere costruito in più chiavi, come gli strumenti classici occidentali; ed in effetti, uno dei suoi pregi è il poter essere impiegato sia come strumento solista, sia d'accompagnamento. Grande è in effetti la gamma dei suoni che può emettere, sia in altezza -circa due ottave - sia per differente qualità dei timbri. Un buon kaval, se ben suonato – magari con la tecnica della respirazione circolare, cui ben si presta - è insomma in grado di competere con gli acuti del flauto ed i gravi dell'oboe.
Un solista d'eccellenza per il kaval
A far uscire il kaval dal suo ruolo di mero strumento folkloristico, per inserirlo in una sfera musicale più vasta – vedi le collaborazioni con Paul McCandless ed Ennio Morricone - ha provveduto il musicista bulgaro Theodosii Spassov, che ne ha esplorato ed ampliato le possibilità tecniche e timbriche, traendo da esso persino tutta una serie di suoni extra canonici. Sulla scia, in ciò, del mitico flautista jazz Roland Kirk del quale – per fare un esempio - ha raccolto la tecnica dell'ultrasoffio, consistente nel cantare e soffiare allo stesso tempo nello strumento.
Sabato 22 luglio, al Mittelfest 2017 Spassov si è presentato nella Chiesa di S. Francesco con un quartetto d'archi tutto al femminile – le Heavenly Strings – e la giovane Smila Stoeva alle percussioni, presentando con una sorta di suite/collage di brani di vario umore, con dentro un po' di tutto: classica, world music, pop, jazz, chilly, ed una buona dose di aromi balcanici. Musica carina e piacevole, assai ben eseguita, ma non per questo veramente memorabile.